Uno dei volti nuovi di questo Bari targato 2022/2023 è Gianmarco Cangiano, classe 2001 arrivato in prestito dal Bologna. Il giovanissimo attaccante nato a Napoli è una vecchia conoscenza del direttore sportivo Polito, che ha creduto in lui anche durante l'avventura comune ad Ascoli.

In queste prime otto partite ufficiali giocate dai biancorossi, l'ex Crotone non ha trovato molto spazio. Cinque le presenze finora: una in Coppa Italia, nella magica trasferta di Verona, e quattro in campionato. Contro l'Hellas, è stata anche la prima e unica volta in cui è partito titolare: nonostante i 60 minuti concessi da Mignani, Cangiano non è riuscito a sfondare, affidandosi spesso a giocate individuali.

In Serie B ha disputato solamente 52 minuti, tutti a gara in corso. Da segnalare la buona prestazione contro il Palermo (25 minuti a disposizione dove è riuscito a dare vivacità al reparto offensivo) e contro il Cosenza. In soli 9 minuti, contro i calabresi, il giovane si è sacrificato per il bene della squadra, prendendo tanti falli in zona d'attacco per mantenere il risultato. Uno spirito da guerriero che è piaciuto molto a Mignani, che nel post partita ha rimarcato: "La cosa più bella per un allenatore è vedere che i giocatori che entrano negli ultimi minuti hanno un atteggiamento giusto, di sacrificio per la squadra e che hanno capito che l'obiettivo è sempre il noi e mai l'io".

Cangiano è un ala sinistra, ruolo non utilizzato nel modulo di Mignani. Per questo, in questi primi sprazzi di campionato, è stato utilizzato spesso come seconda punta. Prospettive, comunque, dalla sua parte. Con l'atteggiamento giusto, il classe 2001 potrà essere un'arma molto importante nello scacchiere del mister.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 21 settembre 2022 alle 22:00
Autore: Alessio Bonavoglia
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