Toto-nomi riguardante un possibile nuovo direttore sportivo, acceso dibattito circa la riconferma di Vivarini, malumori di piazza. Le due settimane seguite alla partita con la Reggiana non sono state semplici per una città che sta ancora elaborando lo shock derivato dalla mancata promozione in B. Questa possibilità non era stata volutamente preventivata durante l'anno in una squadra che ha provato a nascondere sotto il tappeto problemi emersi nel corso del torneo.

Dato che non si può sperare nel fatto che dal caos riesca ad emergere qualcosa di positivo, come affermavano secoli fa gli antichi greci, questo è il momento in cui la società è chiamata a riannodare i nodi. Per ricominciare a programmare, evitando catastrofismi ed isterismi: sebbene sia stata difficile da digerire, la mancata promozione era comunque qualcosa da mettere in conto in un campionato difficile come quello di Serie C, ed il dramma non può essere gonfiato più di quanto chieda la realtà.

Una cosa è però certa: nel prossimo campionato non potranno essere commessi errori. Fallire nuovamente l'assalto alla B ghigliottinerebbe senza pietà le ambizioni del Bari, spegnendo parte dell'entusiasmo della piazza e costringendo la proprietà a ridurre gli investimenti. Per evitare questo cupo scenario, chiave sarà la scelta del tecnico, con la conferma di Vincenzo Vivarini che attualmente appare l'opzione più quotata. Ripartire dall'allenatore in carica garantirà al club un vantaggio importante su altre rivali che dovranno invece ricostruire da zero.

Troppe volte, negli anni passati, il Bari ha infatti pagato le continue rivoluzioni attuate ogni anno. Questa volta, invece, c'è la possibilità di partire da un gruppo di calciatori di proprietà, al quale andranno aggiunti gli innesti richiesti dal tecnico. Migliorare senza stravolgere, per colmare le lacune e riprovarci con ritrovato entusiasmo.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 05 agosto 2020 alle 23:00
Autore: Raffaele Digirolamo
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