Dopo l’esonero di mister Cornacchini, il Bari ha deciso di ripartire da Vincenzo Vivarini, chiamato ora a dare maggior equilibrio e qualità alla manovra della sua nuova squadra. Il tecnico abruzzese, da sempre amante del bel gioco e della velocità di esecuzione nelle sue azioni, potrebbe davvero esaltare al meglio le caratteristiche presenti nell’enorme attacco biancorosso.

Un aiuto per comprendere meglio le sue idee, prettamente strutturali, può sicuramente giungere dalle sue ultime due esperienze vissute in serie B, dove è stato alla guida di Empoli ed Ascoli. In Toscana, complice la presenza di una coppia d’attacco formata da Ciccio Caputo ed Alfredo Donnarumma, rivelatisi nel 2017/18 come degli autentici gemelli del gol, Vivarini optò per il modulo 3-5-2. Un modo anche per sfruttare al massimo l’ottimo centrocampo presente in organico, composto sulle fasce da gente come Di Lorenzo e Pasqual, mentre all’interno da Krunic, Castagnetti e Zajc. Ad Ascoli, invece, ha dominato quasi per tutto il campionato lo schieramento 4-3-1-2, con il trequartista Ninkovic posizionato alle spalle delle due punte, scelte di volta in volta tra Ardemagni, Beretta e Ganz.

A Bari, quindi, perlomeno nell’immediato, potrebbe essere riproposto da Vivarini il 3-5-2 empolese, usato anche da Cornacchini nelle ultime gare. Un modulo che servirebbe per poter entrare con cautela nelle nuove dinamiche del gruppo biancorosso e che potrebbe essere adattato facilmente in un 3-4-3. In questo caso, i tre di difesa resterebbero Sabbione, Di Cesare e Perrotta. Invariato anche il centrocampo, dove continuerebbero a trovare posto Berra e Costa sulle fasce, con Kupisz e Corsinelli pronti a subentrare. Mentre in mediana, i vari Scavone, Awua, Bianco, Schiavone ed Hamlili sarebbero in lotta per tre maglie. Per loro, un posto potrebbe ridursi in caso di tridente o di trequartista dietro le due punte. Nell’attacco a due, posto assicurato per Antenucci, vero perno offensivo, che potrebbe essere affiancato da Ferrari o Simeri. Con il tridente, invece, Antenucci potrebbe essere supportato ai lati da due tra Floriano, Kupisz, Terrani, Neglia e D’Ursi.

Altra variante potrebbe essere il ritorno della difesa a quattro, grazie al 4-3-1-2, già utilizzato da Vivarini ad Ascoli. Qui, la coppia centrale di difesa potrebbe essere composta da Di Cesare e Perrotta (forte del rapporto costruito con il mister a Teramo), con Sabbione subito dietro. I terzini sarebbero sempre Costa e Berra, con Corsinelli pronto a strappare minuti. In mediana, il play-maker potrebbe essere Schiavone, mentre le mezzali sarebbero due tra Scavone, Bianco, Awua e Folorunsho, attualmente infortunato. Qualche dubbio sul trequartista, che non sarebbe certamente puro ma adattato. In questo ruolo, possibilità di spazio per Terrani, Neglia e, magari, anche D’Ursi. Coppia d’attacco in cui sarebbe nuovamente presente Antenucci e che sarebbe completata da una punta scelta tra Ferrari e Simeri.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 24 settembre 2019 alle 22:00
Autore: Gabriele Bisceglie
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