Siamo tutti d'accordo: meglio evitare i paragoni con la passata stagione. La chimica che lo scorso ha consentito l’exploit biancorosso rappresenta un unicum nella storia del calcio del bel paese, era un altro Bari. Sì, tutti mantra arcinoti che non val più la pena di ripetere. Questo è il momento di supportare i ragazzi di Nicola, sostenere i colori, cantare e far sentire la passione. I nostalgici dovranno accontentarsi di fermarsi, chiudere gli occhi e rivivere i tempi andati.

Ed è proprio nel ricordo che bisogna rifugiarsi per ritrovare ancora un ottimo Marco Calderoni. Quaranta presenze, tre gol e due assist con Alberti e Zavettieri. Padrone della corsia mancina, difficile da superare e propositivo, una delle tante belle sorprese di quella stagione. Ma, dicevamo, bando alla nostalgia: meglio guardare al presente. Ma ora Marco dov’è? L’omonimo sceso in campo a Trapani è una copia particolarmente sbiadita di quell’altro Marco. Il terzino in versione 14/15 è confusionario ed impreciso in attacco, macchinoso e a tratti persino distratto in difesa. Da Terni a Trapani (nel mezzo una panchina contro il Crotone)  il ragazzo di Latisana sta vivendo il peggior momento in maglia biancorossa. Calderoni, dopo un periodo di scarso impiego, limitato dal 3 5 2 scelto da Nicola, è tornato titolare con il passaggio al 4 3 3, ma da allora, nessuna prestazione convincente. O, quanto meno, nessuna prestazione convincente agli occhi di chi, nostalgico o no, lo ha ammirato in quella celeberrima stagione. Difficile riconoscere le cause della scarsa brillantezza del terzino: i 1635 minuti giocati in stagione (nella scorsa sono stati il doppio) sono troppo pochi per poter parlare di calo fisico, così come non possono esserci difficoltà di adattamento modulo (è lo stesso).

L’unica scusante adducibile potrebbe essere una scarsa intesa con De Luca e Boateng. Un anno fa sull’out mancino biancorosso si alternavano Defendi e Nadarevic. Prima del bosniaco Defendi e Fedato. Oggi sono rispettivamente l’ex Varese o l’ex Milan a ricoprire il ruolo di esterno sinistro del tridente biancorosso ed entrambi presentano una maggiore tendenza ad accentrarsi rispetto ai pari ruolo di quella stagione. Ma, onestamente, pare troppo poco per giustificare un calo tanto evidente. La fiducia di Nicola non sembra essere in discussione, ma… occhio a Filippini e Schiattarella: con loro i nostalgici non dovrebbero avere problemi.

Sezione: News / Data: Lun 20 aprile 2015 alle 18:45
Autore: Gianluca Lippolis
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