Altri tempi. Questo siamo soliti dire quando vogliamo esprimere il malinconico rimpianto per un passato che, inevitabilmente, non tornerà più. Ogni uomo c'ha il suo cassetto dei ricordi: preso com'è da un'attualità che giorno per giorno ne rosicchia la memoria, da un tempo reale che lo distrae dal culto degli antenati, il calciofilo medio di oggi solitamente ne ha uno sempre mezzo vuoto.
L'altro ieri contro la Juve s'è visto il Chelsea di Abramovich, l'oligarca russo che acquisendo la proprietà dei Blues ha di fatto battezzato l'ingresso nel mondo del calcio di uomini d'affari dalle risorse economiche pressocchè illimitate. Da allora tutto è cambiato e il nostro campionato da ristorante di lusso s'è trasformato in trattoria scalcagnata, e tutto questo a beneficio di altri campionati come la Premier League. Negli anni '80 i piatti migliori li offrivano le nostre squadre: da Zico a Maradona, da Platini a Van Basten. Anche il Bari faceva la sua parte. Immaginate se oggi i galletti comprassero Terry e Lampard. Impossibile. Eppure qualcosa del genere accadde nel 1985, quando nel capoluogo pugliese sbarcarono l'attaccante Paul Rideout e il centrocampista Gordon Cowans, presi con il compito di irrobustire lo chassis dei biancorossi neopromossi in Serie A. Non dei pivellini, i due inglesi: entrambi provenienti dell'Aston Villa, con cui il secondo aveva vinto nientepopodimeno che la Coppa Campioni, in città furono non a caso accolti trionfalmente. Meno trionfale però fu il percorso del Bari con i due a bordo. Al termine della stagione '85-'86, infatti, ci fu la retrocessione in Serie B, a cui fecero seguito due anonimi campionati in cadetteria. Per gli ex Villans, comunque, numeri alla mano l'esperienza barese fu complessivamente positiva. Cowans totalizzò 94 partite e 3 gol; per Rideout, invece, 23 marcature in 99 gettoni. Dispettoso, comunque, fu il destino con loro, visto che al termine della stagione '88-'89, il Bari tornò in massima serie: loro però, dopo tre campionati in Puglia, era già tornati in patria.
Il filo rosso che lega i galletti alla perfida Albione si riannodò per l'ultima volta nel '91, quando i Matarrese portarono in Italia un altro talentuoso inglese: l'attaccante David Platt, oggi assistente di Roberto Mancini al Manchester City. Fu un colpo di mercato davvero eccezionale, peccato però che con lui il Bari finì 15esimo e quindi di nuovo in Serie B. E no, non si può proprio dire che fare shopping in Inghilterra abbia portato bene ai biancorossi. In ogni caso, altri tempi.
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