Due punti gettati alle ortiche, e delusione piuttosto palese. Il pari di Castellammare - 1-1 il risultato finale - rigetta il Bari a meno otto dalla capolista Reggina, e spegne ogni velleità di rimonta dei biancorossi. 

Il Bari ha da recriminare soprattutto con se stesso e per come ha incassato il gol del pari. Vivarini non avrà certamente apprezzato il posizionamento dei suoi difensori in occasione del calcio d’angolo da cui è nato il gol di Sainz Maza

I biancorossi avrebbero potuto - e dovuto - sfruttare molto meglio l’inerzia psicologica del match. Il vantaggio di Antenucci avrebbe dovuto galvanizzare il Bari e gettare la Cavese nelle incertezze e nelle paure. Così non è stato e ad inizio ripresa si è assistito all’esatto contrario. 

Restano i rimpianti - quelli in quantità industriale - per quello che avrebbe dovuto essere e che non è stato. Se è vero che in Lega Pro ogni partita è estremamente difficile, è altrettanto vero che la rosa del Bari ha classe in abbondanza e superiorità tecnica per vincere partite come questa. Tutti i buoni propositi sono rimasti in Puglia, chiusi in un cassetto di sogni di promozione diretta. Che, probabilmente, resteranno tali. 

Appare francamente difficile - con le partite che si riducono - pensare ad una incredibile rimonta. Nel calcio nulla è impossibile, ma non vogliamo correre dietro a facili illusioni. Meglio rimanere con i piedi piantati per terra, e cominciare a pensare seriamente ai playoff. 

La classifica dice questo, e i numeri non mentono mai.

Sezione: Copertina / Data: Dom 23 febbraio 2020 alle 17:15
Autore: Raffaele Garinella
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