Sapevamo che sarebbe arrivata, ma non per questo la prima sconfitta stagionale fa meno male: nella sfida contro l'Ascoli è apparso il volto umano del Bari, quello di una squadra spesso lenta, impacciata e poco lucida nelle situazioni decisive. Un risultato che non può certo sminuire quanto fatto fin qui dalla formazione di Mignani, e gli applausi del San Nicola dopo il fischio finale lo dimostrano. Sarà importante, piuttosto, fare tesoro da quanto emerso in questa partita, perché forse solamente oggi Cheddira e compagni hanno scoperto quanto possa essere crudele la Serie B, che non perdona alcuna disattenzione o prestazione sotto il solito livello.
Perché sì, quello visto oggi non è stato il solito Bari, e per accorgersene sono bastati i primissimi minuti di gioco. La manovra della formazione biancorossa è stata più lenta rispetto alle altre gare, con una squadra spesso dietro la linea della palla che ha lasciato il pallino del gioco in mano all'Ascoli. Nonostante tutto, però, non mancano gli elementi per rammaricarsi: pur senza brillare, le occasioni più ghiotte del primo tempo (comunque discretamente giocato) le ha avute e non concretizzate la squadra di Mignani, con Bellomo prima, Vicari poi e infine Antenucci.
Ad inizio ripresa, il tecnico ha provato a smuovere la squadra, lasciando Bellomo negli spogliatoi e facendo entrare Salcedo: mossa che sembrava azzeccata, perché il numero quattordici ha dato vivacità alla manovra, con i biancorossi che hanno guadagnato metri e fiducia. Quando la situazione poteva divenire propizia, però, l'Ascoli è salito in cattedra: prima il Bari è stato graziato dal VAR che ha annullato il gol di Dionisi, poi è passato in svantaggio a seguito della rete di Simic.
La reazione del Bari non c'è stata: la squadra di Mignani si è spinta in avanti ma senza ordine e convinzione, commettendo una serie di errori di precisione. In questa situazione, l'Ascoli ha trovato terreno fertile in ripartenza, con Dionisi ha infatti sfruttato un intervento mancato di Vicari per involarsi verso la porta avversaria e firmare il 2-0. Risultato forse fin troppo severo, ma che ha premiato la squadra capace di sfruttare al meglio le poche occasioni create.
Nel Bari, invece, troppi sono stati al di sotto del loro livello: i terzini non hanno supportato l'azione per aprire la difesa avversaria, Cheddira e Antenucci sono stati spesso fantasmi in avanti, i reparti non sono apparsi coordinati come al solito. Niente di così drammatico, la B è questa: bisognerà impararlo in fretta e ripartire. L'occasione per farlo arriverà già mercoledì, quando i biancorossi andranno a Parma per i sedicesimi di Coppa Italia.
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