Dal derby col Foggia deciso al 92' da un'azione corale finalizzata da Galano al pareggio nel match dello Zaccheria, in un girone esatto, ne è passata di acqua sotto i ponti. Il Bari, che aveva un'identità ed intraprendeva un cammino regolare, ha faticato spesso e volentieri ottenendo risultati altalenanti e subendo un'involuzione in alcuni singoli che, in parte, solo la panchina lunga è riuscita a sopperire.
Con la squalifica di Henderson è toccato a Tello sostituirlo: risultato disastroso. Nel primo tempo il centrocampista scuola Juve ha sbagliato di tutto minando e macchiando la propria prestazione con errori spesso banali. Il colombiano ha avuto spesso e volentieri la fiducia di Grosso nel corso della stagione salvo, nelle ultime 10 partite, vedersi ridurre il proprio minutaggio sensibilmente e la prestazione col Foggia non aiuterà di certo Tello a scalare in fretta le gerarchie.
Nel tridente d'attacco dello Zaccheria figurava, dopo due panchine di fila, Riccardo Improta: l'esterno offensivo classe '93 ha deluso le attese non risultando mai pericoloso in una partita che è lo specchio di tutta la seconda parte di stagione. Partito a razzo ed orientato verso la definitiva ed agognata esplosione, Improta si è arenato da un punto di vista realizzativo per un intero girone coinciso con la flessione offensiva e di gioco dei biancorossi e perdendo lo status di imprescindibile nella rosa dei pugliesi.
Capitolo Galano: l'arma in più del Bari ed attuale capocannoniere della squadra è in un momento da incubo. Non segna dal 16 dicembre e le prestazioni, gol a parte, non soddisfano pienamente Grosso. Mai devastante e spesso poco deciso negli ultimi 25 metri, l'ex Foggia è il calciatore che più di tutti nella rosa del Bari risulta essere la faccia opposta della stessa medaglia.
La qualità del Bari non la scopriamo di certo oggi. Una rosa come quella nelle mani di Grosso potrebbe, nella lotteria dei playoff, azzerare i valori e sbaragliare la concorrenza. Da ritrovare però saranno le individualità, tre in particolare, sempre loro. Tello, Improta e Galano: facce tristi da rilanciare.
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